Un anno di ripartenze. Il 2020, con le sue difficoltà, con il muro che sembra insormontabile del covid-19, con le sue ansie e le sue incertezze, sarà forse ricordato come l’anno delle ripartenze. Perché di questo c’è bisogno, di ripartire, ogni giorno. Fermarsi deve essere solo il momento della pausa, della riflessione, del respiro per poter riprendere subito dopo con coraggio e con una gran voglia di superare l’ostacolo.
Quindi le ferie, per chi ha optato per un piccolo stop estivo, sono state quest’anno più che mai necessarie a depurare la mente dal carico di ombre che i mesi scorsi hanno portato con sé.
Si riprende, ancora con qualche punto interrogativo all’orizzonte, ma con la consapevolezza di quello che possiamo fare se prendiamo in mano i nostri progetti e li alimentiamo di impegno, professionalità e determinazione.
Il nostro augurio va a tutte le aziende che tornano a rimettere in moto i propri ingranaggi: sia un periodo propizio di ripresa, un periodo di cambiamento proiettato in avanti, di audacia, ma anche di nuove prospettive di valori da alimentare.