“Inutile conquistare la luna se poi perdiamo la Terra”. In questa affermazione si riassume una giornata importante come quella di oggi, 15 marzo 2019, una giornata che passerà alla storia della lotta per il clima. Quasi centomila a Milano, trentamila a Roma, ma anche a Lecce e in tutta la Puglia: la caparbietà dei nostri giovani ha alzato la voce.
Da settimane il movimento degli studenti, trainato dalla 16enne Greta Thunberg, in ogni parte del mondo chiede ai governi dei rispettivi Paesi azioni politiche concrete contro il riscaldamento globale.
Uno sciopero, il “FridaysForFuture”, che fa riflettere su come il tempo sia diventato sempre più esiguo per correre ai ripari in difesa di un pianeta bistrattato come il nostro.
La tecnologia e il progresso corrono, ma la Terra soffre del modo in cui viene sfruttata e troppo spesso dimenticata, come se fossero eterne la sua forza e la sua bellezza.
Vedere il volto più fresco dell’umanità stringersi anche a distanza attorno a questa tematica così delicata, deve spronare gli adulti a trasformare la propria pigrizia in preoccupazione per poter prendere provvedimenti reali. Un giovane su due si dice allarmato per la questione clima e ne ha ben donde guardando le immagini dei ghiacciai che si sciolgono, delle temperature assurde che variano senza precedenti da un anno con l’altro, da stagione a stagione, come in un flipper impazzito.
Prenderci cura dell’ambiente è un nostro dovere. I nostri figli hanno paura per il loro domani perché consapevoli che l’oggi è più che mai traballante.
Bisognerebbe iniziare dalle nostre case, dagli ambienti di lavoro, dalla quotidianità di ognuno, da una sensibilità che dobbiamo forse ancora costruire, ma che possiamo mettere in campo a difesa di ciò che ci dovrebbe essere più caro.
Insieme possiamo. I nostri ragazzi, in tutto il mondo, ce lo hanno dimostrato.